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In questo articolo vengono illustrate le strategie nutrizionali per alleviare i problemi renali del cane.

In caso di patologie renali canine i nutrizionisti raccomandano di passare dalla dieta normalmente utilizzata dall’animale a specifici mangimi dietetici appositamente studiati.

Rispetto ai mangimi completi di mantenimento, le diete per l’insufficienza renale contengono livelli ridotti di proteine, di fosforo e di sodio e un aumento delle fibre solubili, delle vitamine B, degli antiossidanti e degli acidi grassi Omega-3.

Molti studi clinici hanno infatti evidenziato i benefici complessivi della somministrazione di diete appositamente formulate per cani con malattia renale cronica e un miglioramento della loro qualità della vita.

Alimenti da evitare in caso di problemi renali nel cane

Il ruolo negativo dell’elevata assunzione alimentare di fosforo e della conseguente iperfosfatemia nei cani con patologia renale cronica viene descritto da quasi 30 anni.

Nei cani con patologia renale cronica è da evitare l’eccesso di fosforo assunto attraverso l’alimentazione.

I meccanismi alla base degli effetti avversi dell’eccessivo fosforo alimentare possono essere correlati a una mineralizzazione renale e, di conseguenza, alla fibrosi renale.

Gli agenti leganti il fosforo a livello intestinale possono essere utili per ridurre il fosforo e le sue conseguenze renali negative nei cani.

cane problemi renali ciotola

Alimenti utili in caso di problemi renali nel cane

Acidi grassi polinsaturi Omega-3

Molti effetti positivi sono attribuiti all’integrazione alimentare di acidi grassi polinsaturi Omega-3 (PUFA omega 3) per la loro tendenza a ridurre l’ipercolesterolemia, a sopprimere l’infiammazione, ad abbassare la pressione sanguigna, a influenzare favorevolmente la circolazione ematica dei reni  e a limitare la calcificazione renale.

Rispetto ai cani nutriti con cibi ricchi di grassi saturi o di PUFA Omega-6, i cani che consumano un alimento integrato con acidi grassi polinsaturi Omega-3 (ad esempio acido eicosapentaenoico–EPA e acido docosaesaenoico-DHA) hanno una migliore funzione renale.

Antiossidanti

La somministrazione di antiossidanti è molto utile poiché previene Il danno ossidativo.

Esso, tramite la generazione dei radicali liberi contribuisce alla progressione della patologia renale cronica.

Sono particolarmente benefici gli antiossidanti quali: le vitamine E e C, i carotenoidi, la quercetina, il resveratrolo, la curcuma, il coenzima Q10, l’acido alfa lipoico, l’enzima superossido dismutasi, i carotenoidi e la luteina.

Gli effetti di tutti questi antiossidanti sono sinergici tra loro.

Vitamina D

I reni svolgono un ruolo centrale nel metabolismo della vitamina D.

La malattia renale cronica può causare riserve insufficienti di vitamina D nell’organismo.

La perdita renale di proteine leganti la vitamina D può anche essere una causa importante del basso livello ematico di vitamina D in cani con disturbi renali.

L’integrazione dietetica di vitamina D è quindi di importanza vitale nelle malattie croniche renali canine.

La vitamina D è il principale ormone renale responsabile del metabolismo del calcio.

Osservazioni cliniche suggeriscono anche che i parametri di qualità della vita possono essere migliorati nei cani con patologia renale cronica trattati con vitamina D.

Probiotici

I probiotici sono “batteri positivi” che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’intestino dell’animale.

È risaputo che la patologia renale contribuisce a una condizione di squilibrio microbico, causata da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino (disbiosi) .

Ciò a sua volta contribuisce alla progressione della patologia renale, creando un circolo vizioso.

Gli studi effettuati dimostrano che la supplementazione probiotica è indicata nella gestione dell’insufficienza renale.

I probiotici riducono la produzione di tossine azotate nell’intestino e il loro assorbimento nel circolo ematico, determinando effetti positivi a livello renale.

Fibre alimentari (prebiotici)

L’ assunzione di fibre alimentari (prebiotici) è associata a un minor rischio di infiammazione nei pazienti con patologia renale.

I prebiotici arrivano intatti nell’intestino e sono trasformati dai batteri probiotici intestinali in sostanze benefiche come gli acidi grassi a catena corta (SCFA) acetato, butirrato e propionato.

Gli SCFA aumentano l’assorbimento di alcuni nutrienti, la regolazione del transito e una miglior funzionalità intestinale.

In particolare la combinazione tra probiotici e prebiotici ristabilisce la flora batterica impedendo la formazione delle tossine che arrivano nell’intestino.

Con il declino della funzione renale il colon sano può quindi assumere assume il ruolo di organo emuntore e di escrezione delle tossine.

cane problemi renali

Complicanze della patologia renale cronica e possibili rimedi

Malnutrizione

La malnutrizione è tra le complicanze più importanti della patologia renale cronica.

Si manifesta come perdita di peso, anemia e diminuzione della massa muscolare.

La malnutrizione nei pazienti con patologia renale cronica di solito deriva da un’assunzione di cibo inadeguata.

Gli alimenti disponibili in commercio formulati per animali domestici con patologia renale cronica contengono proteine, calorie e altri nutrienti sufficienti per sostenere un’adeguata nutrizione.

Disidratazione

Anche la disidratazione può essere la causa o una complicanza della patologia renale.

Occorre invogliare l’animale a bere acqua pulita.

In casi più gravi sotto consiglio del Medico veterinario la somministrazione di soluzioni elettrolitiche bilanciate sottocutanee impedisce la disidratazione, mantiene il flusso sanguigno renale e aumentare la produzione di urina.

Acidosi metabolica

L’acidosi metabolica sembra essere una complicanza comune della patologia renale cronica nei cani.

I cibi e gli integratori alcalinizzanti naturali sono composti principalmente da sali minerali, tra cui calcio, magnesio, potassio e servono a risolvere la cosiddetta condizione di acidosi, cioè quando il pH sanguigno è inferiore a 7 (valore ottimale).

Gli ortaggi quali, broccoli, zucchine, carote, zucca, le alghe spirulina e clorella permettono di neutralizzare l’ambiente acido dei tessuti grazie al loro effetto alcalinizzante.